Un po' di storia - Cai Darfo

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IL "RIFUGIO GHEZA"


GLI ULTIMI 40 ANNI (CIRCA)


Quando nel 1981 i Soci della Sottosezione CAI di Darfo B. T. si assumevano l’onore e l’onere di incaricarsi della gestione del Rifugio M. Gheza, forse non si rendevano perfettamente conto che, accanto alla soddisfazione di avere un rifugio “proprio”, occuparsi di un edificio lasciato da anni a se stesso avrebbe comportato un notevole impegno sia in termini di lavoro che finanziari.
Gli anni successivi hanno confermato sia l’una che l’altro!

Premesso che l’ordine cronologico potrà in qualche caso non essere esatto, e che non mancherà qualche altra imprecisione, quello che segue è un elenco significativo, ma certamente non esaustivo, dei principali interventi attuati per rendere il Rifugio Gheza sempre più comodamente agibile.

E’ importante sottolineare che tutto il materiale per i lavori, la legna ed i viveri sono sempre stati trasportati al Rifugio mediante elicottero.

1982: rifacimento del tetto piccolo con lamiere zincate, perlinatura della cucina e della camera
1983: sistemazione del tetto grande con isolamento termico e perlinatura
1984: perlinatura delle stanze della parte recente, rifacimento del pavimento della parte più antica
1985: prima Festa del Rifugio con lo scoprimento della targa con i dati identificativi del Rifugio e la quota
1986: collocazione della stufa nella cucina piccola, impianto a gas
1987: dotazione della camera della parte antica di 8 posti letto a castello, nuovi serramenti
1988: rifacimento servizio igienico esterno
1990: collocazione altri 14 posti letto a castello nella camerata della parte nuova
1991: fornitura di materassi e coperte
1992: installazione della stufa nella cucina grande
1993: fornitura di nuovi tavoli e panche
1994: generatore
1995: installazione sul tetto di pannelli solari per l’illuminazione
1997: collocazione di serramenti esterni con vetri isolanti; fossa biologica
2001: costruzione dei servizi igienici interni e copertura del relativo sottotetto
2002: artista al lavoro sul tavolo in pietra e cemento esterno; acqua calda nel nuovo bagno
2003: rifacimento del pavimento della parte antica; sistemazione dell’acquedotto
2004: nuova intonacatura della parte più antica; interramento del tubo dell’acquedotto
2005: nuovo impianto elettrico per la radio
2006: segnaletica del sentiero Val di Stabio-Rifugio Gheza- Rifugio Prandini-Valpaghera in collaborazione con Cai Breno, Cai Cedegolo, Amici del Prandini, Amici della montagna di Ceto
2007: inizio dei lavori per la dispensa nuova
2008: conclusione dei lavori
2009: scaldaacqua solare e nuovi finestrini fissi.

A conclusione di questa lunga, ma, come già detto, imprecisa ed incompleta lista è doveroso ringraziare tutti i Soci, e non, e le Associazioni, in particolare la Sezione di Lovere, che in qualsiasi modo hanno dato un contributo in tempo, professionalità, fatica, denaro alla realizzazione dei progetti che si sono susseguiti negli anni.

Purtroppo alcuni di loro non ci sono più…………! Chi ha partecipato all’impresa del Rifugio certamente li riconoscerà nelle immagini presenti in queste pagine. Anche senza stendere elenchi, ce li ricordiamo con nostalgia e commozione uno per uno.

Il nostro Rifugio in tutti questi anni è stato frequentato da qualche migliaio di escursionisti, provenienti sì dalla Valle Camonica, ma anche dalle più svariate zone della Lombardia e dell’Italia: sono giunti singolarmente o a gruppi. A tal proposito è per noi della Sottosezione di Darfo B. T. motivo di orgoglio citare qui la presenza per alcune notti di varie estati dei ragazzi del campo Tres in Valpaghera, che lì sostavano durante le loro istruttive escursioni.
Come non nominare un’altra memorabile attività di cui è stato ospite? “Giocare ad andare in montagna”, che dal 1997 al 2003 ha visto in media una ventina di ragazzi ed adolescenti trascorrere una settimana impegnati in uscite finalizzate alla conoscenza dell’ambiente circostante ed iniziative educative e socializzanti.
Oltre a quelli giovanili, anche gruppi di adulti lo hanno utilizzato: basti ricordare un’equipe di geologi svizzeri ed una squadra del Soccorso Alpino alla ricerca di un disperso.

Indimenticabile infine la FESTA del RIFUGIO, che ininterrottamente dal 1985 viene celebrata, inizialmente nella terza domenica di luglio, poi nella seconda, con numerosa partecipazione di Soci.
In coincidenza con la FESTA nel 2006 il Rifugio è stato la meta e la sede del Raduno delle Sezioni e Sottosezioni della Valle Camonica: più di 400 persone sono state accolte e rifocillate dai nostri Soci.

Da qualche anno la Sottosezione riesce ad organizzare turni di apertura nei sabati e domeniche dei mesi estivi: Soci volontari ed un po’ pratici di cucina sono pronti a venire incontro, nei limiti del possibile, alle richieste degli escursionisti di passaggio o che desiderino pernottare al Rifugio.

La struttura è fruibile anche in autogestione: basta richiederne le chiavi al responsabile presso la nostra sottosezione.


Camossi Franco




 
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